L’Arcivescovo: “Collaborazioni pastorali, affidiamo il percorso diocesano a Maria”

L’Arcivescovo ai Vespri dei Santi Patroni: «Collaborazioni pastorali, progetto condiviso, affidiamo il percorso diocesano a Maria»

diocesi 2017«Il progetto diocesano – ha spiegato mons. Mazzoccato – è un passo importante per il quale abbiamo bisogno di un rinnovato dono dello Spirito Santo e dell’accompagnamento di Maria. Per questo motivo invito tutta la diocesi, nel prossimo anno pastorale 2017-18, a guardare a Maria come modello a cui ispirarsi e come Madre a cui affidarsi».

«La Chiesa in Friuli resterà viva se conserva un cuore che pulsa di amore per Gesù e per i fratelli. Grazie a questo cuore sarà una Chiesa missionaria che diffonde calore e speranza. Essere una chiesa con questo cuore è anche l’obiettivo del progetto diocesano che vogliamo realizzare e che prevede la costituzione delle collaborazioni pastorali e delle nuove foranie».  Così l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, nell’omelia pronunciata martedì 11 luglio ai Primi Vespri dei Santi Patroni, in una Cattedrale gremita di fedeli, in particolare gli operatori pastorali e il clero diocesano, e alla presenza dei due vescovi emeriti, mons. Lucio Soravito e mons. Diego Causero.Ancora una volta dunque un forte richiamo al progetto diocesano che da tempo ormai impegna la Chiesa udinese in un cammino di forte condivisione per una nuova presenza della chiesa sul territorio. «Lo scorso anno – ha, infatti, sottolineato mons. Mazzocato -, in questa stessa celebrazione, insistevo sull’importanza di capire il vero scopo di questo impegnativo e coraggioso progetto. Con le collaborazioni pastorali non miriamo, prima di tutto, a razionalizzare le forze ed essere più efficienti. Desideriamo, invece, far crescere la comunione e la collaborazione tra parrocchie perché sia più vivo tra di noi l’amore di Cristo. Desideriamo creare le condizioni migliori perché questo amore rigeneri la nostra Chiesa che è il Corpo stesso di Cristo composto di tante membra che sono a servizio le une delle altre. Desideriamo che tra persone e tra comunità, nella collaborazione non si alzino muri ma si gettino ponti. In questo modo saremo una Chiesa più credibile e missionaria che attira tante persone le quali soffrono per il tarlo della solitudine e sono bisognose di una famiglia di fratelli che respirano l’amore di Cristo».

L’Arcivescovo si è poi soffermato sulle tappe di questo percorso: «Come sapete, durante i mesi scorsi la bozza del progetto diocesano è stata esaminata in tanti incontri diocesani, foraniali e parrocchiali. Da questa ampia consultazione è emerso la consolante constatazione che molti sacerdoti e laici hanno accolto con convinta disponibilità la proposta fatta e sono pronti a mettersi in cammino e collaborare per la sua realizzazione. Sono state fatte anche tante osservazioni costruttive che in questo tempo stiamo raccogliendo e valorizzando perché da ogni parte può giungere un’illuminazione dello Spirito Santo. Confidiamo di giungere, nei prossimi mesi, alla stesura definitiva del progetto diocesano in tutte le sue parti e di avviarlo ufficialmente in tutta la diocesi già nel 2018. Nel frattempo invito a proseguire la vita pastorale delle parrocchie, a fare la normale programmazione pastorale a livello foraniale (delle attuali foranie), interparrocchiale e parrocchiale sostenendo le collaborazioni tra comunità che sono già avviate».

Da qui la decisione di affidare questo progetto così importante per la vita della Chiesa udinese a Maria e dunque la prospettiva di un Anno Pastorale mariano. «Nel nostro cammino diocesano troviamo nuove energie guardando a preziosi testimoni e compagni di viaggio. I più importanti sono coloro che, terminato il pellegrinaggio terreno, vivono nella piena comunione d’amore con Gesù e, grazie a questo amore, sono vicini a noi e ci accompagnano con la loro intercessione. Sono i nostri Santi, cominciando dai Patroni Ermacora e Fortunato. La prima fra tutti è la Vergine Maria che le genti friulane hanno sempre venerato e pregato in grandi e piccoli santuari. Negli Atti degli Apostoli leggiamo che Maria stava con gli apostoli e le donne in preghiera invocando il dono dello Spirito Santo a Pentecoste. La Chiesa è nata grazie al dono dello Spirito di Gesù e alla preghiera materna di Maria. Il progetto diocesano, sul quale siamo ormai avviati, è un passo molto importante per il quale abbiamo bisogno di un rinnovato dono dello Spirito Santo e dell’accompagnamento di Maria. Per questo motivo invito tutta la diocesi, nel prossimo anno pastorale 2017-18, a guardare a Maria come modello a cui ispirarsi e come Madre a cui affidarsi».

«Avvieremo questo anno dedicato a Maria con il tradizionale pellegrinaggio a Castelmonte l’8 settembre, festa della Natività di Maria – ha concluso mons. Mazzocato -. Rivolgo un particolare invito a partecipare a questo pellegrinaggio durante il quale consegnerò anche la mia lettera pastorale e una preghiera a Maria per la nostra Chiesa diocesana e per la buona riuscita del progetto delle collaborazioni pastorali».

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