Stiamo diventando tutti un po’ folli?

CAMPANILE-WSiamo in piena sagra di san Marco.
Un vicino di canonica viene a protestare perché una cornacchia «è prigioniera all’interno del campanile, le campane possono danneggiarla e rischia la vita»! Io spiego che la cornacchia è lì a pranzo, sta mangiando colombi, e può andare e venire quando vuole attraverso i buchi nella rete.
L’indomani mattina i Vigili del Fuoco sono tempestati di telefonate e mi chiamano. Spiego la situazione e sembra tutto chiarito.

Sono circa le 18.30 di venerdì 24 aprile: arriva una autopompa con quattro Vigili del Fuoco accompagnati dal vicino “animalista” per intervenire in favore del corvo!
Li accompagno sul campanile, vedono che gli uccelli vanno e vengono, ridiscendono e tornano a casa. E’ già grossa così, ma non è mica finita!
Il giorno dopo, san Marco 25 aprile, manca poco alle tre del pomeriggio e arrivano due autoscale con otto
Vigili del Fuoco, accompagnati da quattro rappresentanti di una associazione ambientalista.

Vi immaginate due autoscale con scale allungabili a oltre 30 mt qui dietro la canonica? Tutto bloccato.
Stupito chiedo se si rendono conto di quello che sta succedendo.
I Vigili del Fuoco ho capito che, cambiato turno, non sapevano dell’intervento della sera precedente e gli ambientalisti mi hanno detto che “anche il corvo è una creatura di Dio e anche lui ha diritto di vivere”.
Avevano fatto filmati al campanile con il corvo, secondo loro, intrappolato, ecc.

Accompagno di nuovo i Vigili sul campanile, vedono che non c’è nessun intervento da fare, ridiscendono, bevono il caffè con noi e poi se ne tornano alla loro sede.

In meno di 24 ore: 12 vigili, due autoscale, una autopompa! Per un corvo che può andare e venire quando vuole! Siamo diventati matti?
Quanto costano questi interventi? Quanta gente si potrebbe aiutare (visto che tutti dicono che non ci sono soldi)? Ma “anche il corvo ha diritto di vivere”!

Certo, come hanno diritto di vivere i conigli, i topi, l’insalata, le lumache e le zanzare. Ma sono soggetti di diritti diversi! Oppure dobbiamo intervenire anche se uno taglia l’insalata nel proprio orto impedendogli così di crescere? E come mai dei colombi che la cornacchia mangia, nessuno era preoccupato? Cattiva cosa l’ideologia.

Facciamo un esempio su un argomento molto più grave. Soprattutto in quest’ultimo anno avete sentito parlare di lotta all’omofobia. Il cristianesimo ci insegna non solo il rispetto per l’altro, qualsiasi esso sia, ma ci spinge a volergli bene. E quindi a essere attenti al bene di ogni persona. Però dietro il paravento dell’omofobia, senza che quasi ce ne accorgiamo, ci stanno facendo passare l’ideologia del “gender”, già entrata anche nella nostra legislazione scolastica.
Che cos’è l’ideologia del gender?
Si propone di cancellare maschile e femminile ed aprire la strada a tutti i possibili generi. Non conterebbe nulla la natura dell’uomo, la sua biologia, la realtà.
Ciò che conta è ciò che ognuno si sente di essere in quel momento.

E’ una tesi scientificamente inconsistente, senza umanesimo e senza etica, che per diffondersi trova il principale ostacolo nel modo tradizionale e naturale di intendere famiglia, maschio e femmina e che perciò cerca di imporsi, in modo culturalmente violento, contro l’idea di famiglia, di maschio e femmina.
E’ già penetrata nella nostra legislazione senza che nemmeno ce ne accorgessimo.
Da molte parti l’educazione all’affettività è affidata alle organizzazioni “Lgbt” (sta per lesbiche, gay, bisessuali, transessuali).
Ma diversi hanno già aggiunto all’acronimo una “q” (queer = indefinibile), una “i” (intersessuali), una “a” (asessuali).
Poi ci sono gli “specialisti” del settore che hanno già aggiunto anche “f” (feticisti) ed “r” (rivoluzione del genere).
Ognuno, secondo questa impostazione, può portare il suo contributo attribuendosi il genere che più gli aggrada.
Il governo australiano è già arrivato a comprendere 23 generi, strasuperato però da Facebook Usa che permette una scelta tra 56 diversi generi. Ci sarebbe da ridere su questa follia se non ne fossimo già dentro sino al collo.

Nel 1972 e 1973 la Nasa ha lanciato le sonde Pioneer 10 e 11 verso i pianeti esterni e oltre, poi nel 1977 ha lanciato le sonde Voyager 1 e 2 che ancora mandano segnali dopo aver superato i confini del Sistema Solare.
Tutte quattro le sonde sono munite di piastre in alluminio dorato con un messaggio: pensate come contenitori di dati nel caso venissero recuperate da una civiltà extraterrestre molto evoluta.

Quando si è pensato di spiegare chi siamo agli eventuali extraterrestri scopritori del messaggio, si è scelto di rappresentare uomo e donna, mettendo in evidenza i generi maschile e femminile.
Questa è la realtà, questo è ciò che siamo, questo è ciò che osserva la scienza e che ognuno di noi sa.
La teoria del gender è ideologia o, forse, follia!
don Carlo Gervasi

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