I parroci

DON CARLO GERVASI (dal 2010)

don Carlo GervasiNote biografiche:
Don Carlo Gervasi, è nato a Nimis il 26 marzo 1956 in una famiglia contadina, la mamma si chiamava Rosa Bertolla, donna di grande fede, e il papà si chiama Pietro.
Ha frequentato le scuole elementari e le medie a Nimis e poi, dopo una scelta misteriosa e ricca di coincidenze  entra in Seminario a Castellerio frequentando il liceo classico.
Nel 1973 la sua vita e la sua fede rimangono segnate e innamorate per sempre dall’incontro con gli amici di don Luigi Giussani e poi con lui stesso: attraverso di loro il Signore lo coinvolge in modo assolutamente convincente e continua a farlo.
Dopo gli anni di teologia nel Seminario di Udine viene ordinato sacerdote il 2 maggio 1981 da Mons. Alfredo Battisti nel duomo di Nimis riaperto per l’occasione dopo la rovina del terremoto.
Viene nominato subito cooperatore del parroco di Tricesimo dove si ferma per oltre quattro anni, insegnando anche religione alle medie. Si iscrive all’Università e, dopo il primo anno, continua a frequentare a Padova mentre nel fine settimana svolge un servizio da cappellano festivo, per quattro anni, nella parrocchia di Moggio Udinese.
Sono gli anni di Giovanni Paolo II, maestro sicuro di contenuti e di fede.
Il 23 ottobre 1990 si laurea in Scienze Geologiche con una tesi di grande soddisfazione sulla stratigrafia della regione del M. Tersadia e poi, all’inizio del nuovo anno (il 2 gennaio 1991) viene nominato vicario parrocchiale a San Quirino in Udine.
Il 21 novembre 1993 diventa parroco di Lauco,  e il 25 gennaio 1998 viene nominato parroco di San Cromazio in Udine, dove rimane per oltre 12 anni.
Dal 92 insegna anche religione prima al Blanchini, poi al Malignani e quindi religione e scienze al Bertoni.
Dal 24 ottobre 2010 viene nominato parroco della nostra parrocchia.
Dal 6 marzo don Carlo fa il suo ingresso come parroco anche nella parrocchia confinante di Madonna di Fatima.


DON SERGIO DE CECCO (2002 – 2010)

don Sergio de CeccoNote biografiche:
Don Sergio è nato a Montreal, in Canada, da una famiglia friulana il 30.5.1960.
All’età di 10 anni rientra in Italia con la famiglia e si stabilisce ad Ampezzo.
Conseguita la maturità scientifica, entra in Seminario nell’ottobre 1979 e viene ordinato sacerdote il 23.6.1985.
I primi anni di sacerdote li vive come educatore nel Seminario di Udine.
Nel 1987 e 1988 è a Roma per motivi di studio dove consegue la Licenza in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana.
Rientrato in Diocesi è nominato responsabile della Comunità Giovanile del Seminario, impegno che mantiene, con un’altra piccola pausa legata a motivi di studio, fino al 1996, quando è nominato direttore del Centro Diocesano di Pastorale Vocazionale
In questa veste, in collaborazione con il Centro di Pastorale Giovanile, ha animato itinerari di ricerca e discernimento spirituale e vocazionale e accompagnato diversi giovani nel cammino di dono della propria vita al servizio del Vangelo.
In questi ultimi quattro anni ha vissuto nella parrocchia di Pagnacco, dando vita ad una piccola comunità di orientamento vocazionale.
Dal 2001 è anche docente di teologia trinitaria nella facoltà di teologia del Seminario di Castellerio.
Con decreto del 31.7.2002 è nominato parroco di San Marco – Udine.
Il 15.09.2010 è nominato Parroco di Pagnacco – Udine.


DON AGOSTINO PLAZZOTTA (2001 – 2002)

don Agostino PlazzottaNote biograqfiche:
Nato a Cercivento il 9 novembre 1926, dopo aver frequentato la classe quinta elementare, entra in Seminario.
Dopo 12 anni di studio e preparazione, viene ordinato sacerdote il 10 luglio 1949.
Trascorre i primi tre anni di vita sacerdotale come cappellano ad Ovasta di Ovaro e poi entra a far parte della Comunità degli Oblati dedicandosi completamente alla predicazione negli Esercizi Spirituali, nelle Missioni.
Continuerà quest’opera fino agli anni ‘60, a parte una breve interruzione di 10 mesi a Socchieve come economo (nel 1956). Dal 1965 al 1975 presta il suo contributo alla Scuola Sociale a Fagagna, Manzano, Udine e Ribis…
Dal 1976 al 1990 assume la carica di direttore dei Padri Oblati dedicandosi sempre anche alla catechesi dei comunicandi e cresimandi sia a Ribis che nella parrocchia di Tricesimo.
Dal 1990 inizia la sua ttività di amministratore parrocchiale in oltre una quindicina di località in tutto il Friuli, fino a giungere a San Marco, nel novembre del 2001, dopo il trasferimento di mons. Gastone Candusso.
Rimarrà fino al 15 settembre 2002, all’arrivo del nuovo parroco Don Sergio De Cecco.
Nei nove mesi della sua permanenza nella parrocchia San Marco, don Plazzotta ha saputo cogliere tutto il positivo della precedente eredità e smorzare, con il suo sorriso e consiglio paterno le eventuali difficoltà dovute ad un brusco cambiamento.
Dall’8 settembre 2004 parroco e rettore del Santuario di Madonna Missionaria a Tricesimo.
«Era un innamorato di Gesù Cristo, ha dato la sua vita completamente al Signore – è il ricordo di don Oscar Morandini, dell’Ordine degli Oblati –; credo che nella sua vita non ci sia stato neanche un momento in cui non volesse arrivare a Dio. Ha predicato moltissimo, come Oblato diocesano, ed è stato per anni superiore della nostra comunità, ora purtroppo ridotta come numero. A lui si poteva chiedere qualsiasi cosa ed era sempre pronto a rispondere in maniera affermativa».
Lunedì 11 gennaio 2016 all’Ospedale di Udine è morto  don Agostino Plazzotta padre oblato.

MONS. GASTONE CANDUSSO (1992 – 2001)

mons gastone CandussoNote biografiche:
Mons. Gastone Candusso nasce a San Daniele del Friuli il 23.2.1946.
Entra in Seminario il 13.10.1957 e viene ordinato sacerdote il 24.9.1971.
Giunge in San Marco il 9.10.1971 e ne diviene parroco il 21.3.1992.
La sua storia comincia come cappellano, tutto bambini, giovani, coro e Pierabech.
In qualità di collaboratore del precedente e indimenticabile parroco don Leandro Comelli, la sua attenzione viene dapprima dedicata ad un nuovo modo di fare pastorale per i giovani.
Dà impulso all’animazione nei gruppi e propone momenti di riflessione e aggregazione nella casa parrocchiale montana di Pierabech.
Sostiene successivamente la nascita del gruppo corale che, da allora, sotto la sua direzione, offre un prezioso servizio liturgico alla comunità, oltre a rendersi artefice di impeccabili prestazioni concertistiche in Italia e all’estero.
Vive in prima persona l’esperienza del terremoto del 1976 ed è fra i primi a coinvolgere il volontariato nell’ intervento di soccorso in alcune delle località più colpite dal disastro.
Intuisce la necessità di creare spazi di pre-evangelizzazione che coinvolgano in momenti di festa gli abitanti del quartiere e così organizza nel 1979 la prima Sagra di San Marco; la manifestazione da allora mobilita annualmente nell’organizzazione più di 100 volontari.
Le attività della parrocchia non si esauriscono ancora: c’è spazio per la presidenza del Consiglio Pastorale, per le numerose iniziative di carità e missionarie, per le visite agli anziani e agli ammalati, per la liturgia festiva e l’amministrazione dei sacramenti, per la ricostruzione del nuovo oratorio e della canonica.
Già, il nuovo oratorio, un’opera resasi necessaria per ospitare le numerose attività pastorali della parrocchia e, purtroppo, anche a causa del tragico incendio del 29 luglio 1991 che distrugge la canonica e provoca la morte del precedente parroco Mons. Leandro Comelli e della perpetua Rosa Cipriani.
Se la vocazione di don Gastone non nasce in San Marco, tuttavia si può affermare con certezza che egli la viva in mezzo alla comunità e per la comunità.
Il 28 marzo del 1999 viene nominato cameriere di S.S. Giovanni Paolo II con il titolo di monsignore.
Nel settembre del 2001 don Gastone diviene parroco della comunità di Gemona del Friuli.
Il 16 aprile 2011 don Gastone torna alla casa del Padre.
Omelia Arcivescovo Mazzocato per mons. Gastone Candusso

MONS. LEADRO COMELLI  (1951 – 1991)

don Leandro ComelliNote biografiche:
14 novembre 1915: nasce a Montegnacco di Cassacco (UD)
9 luglio 1939: è consacrato sacerdote nel Duomo di Udine
16 luglio 1939: celebra la prima messa nel Santuario di Monte Santo (Gorizia)
dal 26 agosto 1939 al 25 maggio 1951: è cappellano presso la B.V. del Carmine
27 maggio 1951: celebra la prima messa come parroco nella chiesa di S. Marco (Udine)
5 giugno 1965: riceve il titolo di monsignore dal Papa Paolo VI
8 dicembre 1989: la comunità di S. Marco gli dedica una pubblicazione nel suo 50° sacerdotale
29 luglio 1991: muore nel rogo della canonica della Parrocchia di San Marco

IL TESTAMENTO SPIRITUALE DI DON LEANDRO
Ti adoro, mio Dio, e Ti amo con tutto il cuore.
Vorrei amarTi ancora di più con tutta l’anima con tutte le mie forze.
Aiutami, Signore.
Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano, chiamato al sacerdozio Ministeriale, circondato dall’affetto dei miei cari, superiori, collaboratori, fedeli del Carmine e di S. Marco.
Tutti infatti – cui rivolgo il saluto più cordiale ed esprimo la più viva gratitudine – con il loro esempio mi hanno edificato ed aiutato a vivere in sincerità ed in serenità di vita le promesse battesimali e sacerdotali, incoraggiandomi a fare la Tua volontà, impiegando le mie forze per la Tua gloria e per il bene della Tua Chiesa una, santa cattolica ed apostolica romana.Perdonami il male commesso, il bene mal fatto o per pigrizia, non attuato.
Per i frutti della Passione, Morte e Resurrezione del Tuo Figlio Gesù, per i meriti della Vergine Maria, di S. Marco e dei miei Santi protettori, “non mi respingere dalla Tua Presenza”.
Benedici parenti, collaboratori, amici, ragazzi, giovani, adulti, anziani, ammalati e specialmente quanti – sacerdoti, religiosi, e laici – in silenzio operano perché la Parrocchia di S. Marco diventi una comunità di fede, di culto e di carità sempre più viva; e fa che tutti siano docili e disponibili alle direttive della Chiesa.
Terminato – quando, come e dove a Te piace – il pellegrinaggio terreno, accoglimi nella gloria dei Santi.
Allora “la mia bocca – insieme a quanti mi hanno preceduto nel segno della fede dormono il sonno della pace – proclami in eterno la Tua lode”.
Amen.
Sac. Leandro Comelli
Parroco
Udine , 22 agosto 1982
Festa della Beata Vergine Maria Regina

DON DAVIDE FLOREANI (1914 – 1950)

don davide floreani

Note biografiche:
Nacque a Vendoglio il 6 ottobre 1885.
Nel 1898 entò in seminario realizzando il desiderio da sempre coltivato
Allora i chierici non erano esentati dal servizio militare ed anche Davide fece il suo dovere come soldato di fanteria a Palermo e Potenza; fu congedato con il grado di caporal maggiore.
Il 10 luglio 1910 ricevette l’ordine sacro.
Nel gennaio del 1911 venne festeggiato a Giavons il suo ingresso come cappellano rimanendovi fino al mese di luglio 1914, quando fu destinato dall’Arcivescovo alla cura di Chiavris in Udine, dove fece il suo ingresso il 13 agosto 1914.
Allora, San Marco era una filiale della parrocchia di Paderno e pur contando 1700 abitanti, da quattro anni non aveva cappellano. Anche per questo il nuovo sacerdote fu accolto con entusiasmo. Ai primi di maggio del 1915, don Davide fu richiamato alle armi e assegnato reggente militare della parrocchia di Pieris d’Isonzo e, successivamente, al 158° reggimento di fanteria sul Pasubio.
Il 19 settembre 1917 il tenente cappellano Floreali fu inviato all’ospedale militare contumaciale 0141, vicino a san Gottardo.
Benché senza parroco, Chiavris era già parrocchia dal 1° agosto 1917.
Don Davide, all’inizio era soltanto Delegato arcivescovile, poi ricevette da S.E. Monsignor Rossi il decreto come primo parroco della parrocchia di San Marco il 13 agosto 1919, appena rientrato dal servizio militare di cappellano. Il suo ingresso ufficiale sarà festeggiato il 21 dicembre dello stesso anno.
La guerra aveva lasciato le sue tracce ed egli, primo in Friuli, indisse una missione per “aggiustare un po’ le teste, tutte più o meno matte”, come diceva lui.
Un po’ alla volta si costituirono tutte le associazioni dell’Azione Cattolica; don Davide fu infaticabile su ogni fronte: canto, recite, catechismo per i fanciulli Cattolici, l’istituzione della Pia Unione delle Madri Cristiane, il collegio delle Gianelline e l’asilo, la fondazione di una scuola-convitto per sordomuti, la diffusione dell’associazione magistrale cattolica….
Numerosissime testimonianze scritte ricordano la sua infaticabile opera a favore specialmente dei più bisognosi e dimenticati.
Nella prima domenica d’ottobre del 1950, sagra della Madonna del Rosario, si festeggiò il cinquantesimo di fondazione della chiesa, il cinquantesimo della prima messa di don Floreani ed il trentesimo anniversario della sua nomina a primo parroco di Chiavris.
Già da tempo sofferente, morì improvvisamente il 20 dicembre 1950.

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